Shell è leader mondiale nel mercato dei lubrificanti per IL 17° anno consecutivo
Per il 17° anno consecutivo Shell Lubricants si riconferma leader globale nel mercato dei lubrificanti. È quanto emerge dalla 21ª edizione del report “Global Lubricants: Market Analysis and Assesment” di Kline & Company.
gennaio 2024 – Per il 17° anno consecutivo Shell Lubricants si riconferma leader globale nel mercato dei lubrificanti. È quanto emerge dalla 21ª edizione del report “Global Lubricants: Market Analysis and Assesment” di Kline & Company.
L’analisi tiene in considerazione tutti i principali mercati dei Paesi consumatori di lubrificanti, i segmenti di mercato, i tipi di prodotti e le formulazioni. Shell si posiziona al primo posto in tutte e tre le categorie di lubrificanti analizzate da Kline & Company: automotive consumer, automotive commerciale e industriale.
"Siamo entusiasti che Shell Lubricants abbia confermato ancora per un altro anno la posizione di primo fornitore globale di lubrificanti. Questo riflette la nostra attenzione nel fornire i prodotti più adatti ai nostri clienti consumer, commerciali e industriali, in chiave di efficienza e sostenibilità, e contribuendo inoltre alla strategia Shell Powering Progress. - commenta Roberto Paganuzzi, Presidente di Shell Italia Oil Products - “Con questo obiettivo, anche in Italia grazie alla nostra tecnologia e alle nostre competenze distintive, continuiamo a supportare i clienti e i settori industriali con le migliori soluzioni di lubrificazione di oggi e di domani."
Secondo quanto riportato da Kline, Shell ha mantenuto la sua posizione di leader con una quota di mercato globale dell'11,6%. Analogamente all'anno precedente, le vendite si possono attribuire in modo quasi equo a 3 settori: automotive (35%), industria (33%) e veicoli commerciali (32%).
Shell ha confermato la sua leadership globale e il suo vantaggio competitivo attraverso continui investimenti in prodotti premium e differenziati, tra cui i lubrificanti Shell Helix per autovetture, Shell Advance per motocicli, Shell Rimula per autocarri e mezzi pesanti, e gli oli industriali Shell Tellus e Shell Gadus.
Shell è inoltre stata tra le prime aziende a lanciare un portafoglio di lubrificanti specializzati per i veicoli ibridi e E-fluids nel 2019, che aiutano i veicoli elettrici a efficientare le proprie prestazioni. Inoltre, la gamma di applicazioni di queste soluzioni va ben oltre i veicoli elettrici. Ad esempio, nell'ambito di un'offerta integrata per i data center, Shell ha introdotto una gamma di fluidi di raffreddamento a immersione progettati per superare i limiti di prestazioni, efficienza e sostenibilità.
La divisione Lubricants svolge un ruolo fondamentale nel sostenere l'obiettivo di Shell di diventare un'azienda energetica a emissioni nette zero entro il 2050 e nell'aiutare i clienti a ridurre la loro impronta di carbonio. Ad esempio, Shell Lubricants sta riducendo i rifiuti attraverso lo sviluppo di imballaggi sostenibili e soluzioni circolari, oltre a offrire opzioni più sostenibili attraverso la sua gamma di prodotti biodegradabili.
In Italia, Shell Italia Oil Products vanta un impianto di produzione e commercializzazione di lubrificanti a Cisliano, vicino Milano, tra i più grandi impianti in Europa e oltre 35 product brand disponibili sul mercato italiano; un’ampia gamma di lubrificanti altamente performanti, ad alto contenuto tecnologico e a ridotto impatto di CO2 sviluppati per il settore automobilistico, industriale, marina e aviazione.
Per saperne di più sulle capacità e sulla leadership di Shell nel settore dei lubrificanti, è possibile consultare l'infografica.
Note per l’editore
- Il termine "Shell Lubricants" si riferisce collettivamente alle società del Gruppo Shell che operano nel settore dei lubrificanti. Shell vende un'ampia gamma di lubrificanti per soddisfare le esigenze dei clienti in una serie di applicazioni in oltre 100 paesi.
Per maggiori informazioni:
Valeria Contino
Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne Shell Italia
email: v.contino@shell.com
Dichiarazioni cautelative
Le società in cui Shell plc detiene partecipazioni dirette o indirette sono soggetti giuridici separati. Nel presente comunicato, i termini “Shell”, “Gruppo Shell” e “Gruppo” a volte sono utilizzati a fini pratici in riferimento a Shell plc e alle sue controllate in generale. Allo stesso modo, le espressioni “noi”, “nostro” e “nostra” si riferiscono a Shell plc e alle sue controllate in generale, nonché ai loro collaboratori e subappaltatori. Questi termini sono impiegati anche quando non vi è l’intenzione particolare di identificare uno o più soggetti giuridici. “Controllate”, “controllate di Shell” e “aziende Shell” sono utilizzate nel presente comunicato per indicare i soggetti giuridici sui quali Shell plc mantiene direttamente o indirettamente il controllo. Gli accordi con società personificate e non personificate sulle quali Shell detiene il controllo congiunto sono generalmente indicati come “joint venture” nel primo caso e “joint operation” nel secondo. Le “joint venture” e le “joint operation” sono indicate collettivamente come “joint arrangement” o “accordi congiunti”. I soggetti sui quali Shell esercita un'influenza significativa, ma non ne detiene il controllo esclusivo né congiunto, sono indicate come “associate”. Il termine “interesse di Shell” è utilizzato a fini pratici per indicare la quota di partecipazione diretta e/o l’interesse indiretto di Shell in una società personificata o non personificata, dopo l’esclusione di tutte le partecipazioni di terzi.
Dichiarazioni a carattere previsionale
Il presente comunicato contiene dichiarazioni a carattere previsionale (secondo la definizione inclusa nella legge statunitense U.S. Private Securities Litigation Reform Act del 1995) in merito alla situazione finanziaria, ai risultati operativi e alle attività commerciali di Shell. Tutte le dichiarazioni che non riguardano fatti accaduti sono o possono essere considerate dichiarazioni a carattere previsionale. Le dichiarazioni a carattere previsionale sono dichiarazioni sulle aspettative future, basate sulle attuali aspettative e ipotesi formulate dalla dirigenza, e comportano incertezze e rischi sia individuati sia sconosciuti, i quali potrebbero causare una divergenza sostanziale tra i risultati, le performance e gli eventi effettivi e le previsioni espresse o implicite riportate nelle dichiarazioni in questione. Tra le altre cose, le dichiarazioni a carattere previsionale includono le affermazioni sulla potenziale esposizione di Shell ai rischi di mercato e le affermazioni pertinenti alle aspettative, le convinzioni, le stime, le previsioni, le proiezioni e le ipotesi della dirigenza. Le dichiarazioni a carattere previsionale in questione sono identificate dal ricorso a termini ed espressioni come “puntare”, “ambizione”, “prevedere”, “ritenere”, “potere”, “stimare”, “aspettative”, “obiettivi”, “intenzione”, “possibilità”, “milestone”, “prospettive”, “previsioni”, “piano”, “probabilmente”, “progetto”, “rischi”, “programma”, “cercare”, “proiezione”, “mirare”, “intendere” e termini o frasi di natura simile, nonché l’uso di tempi verbali al futuro e al condizionale. Esistono numerosi fattori che possono incidere sulle attività future di Shell e potrebbero far sì che tali risultati divergano notevolmente dai risultati espressi nelle dichiarazioni a carattere previsionale del presente comunicato, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo: a) le fluttuazioni dei prezzi del greggio e del gas naturale; (b) i mutamenti nella domanda dei prodotti Shell; (c) le fluttuazioni valutarie; d) i risultati dell’estrazione e della produzione; (e) le stime delle riserve; (f) la perdita di quote di mercato e la concorrenza del settore; (g) i rischi ambientali e fisici; (h) i rischi associati all'identificazione di beni e obiettivi per potenziali acquisizioni e alla negoziazione e al buon esito di tali operazioni; (i) i rischi legati all’operare in paesi in via di sviluppo e in paesi soggetti a sanzioni internazionali; (j) gli sviluppi legislativi, giudiziari, fiscali e normativi, incluse le misure imposte dalla legge per reagire ai cambiamenti climatici; (k) le condizioni del mercato economico e finanziario nei diversi paesi ed aree geografiche; (l) i rischi politici, inclusi i rischi di espropriazione e rinegoziazione dei termini dei contratti con le autorità governative, i ritardi o gli avanzamenti nell'approvazione dei progetti e i ritardi nel rimborso delle spese ripartite; (m) i rischi associati all'impatto delle pandemie come quella da COVID-19 (coronavirus); e (n) i cambiamenti nelle condizioni del commercio. Non si garantisce che i dividendi futuri siano equivalenti o superiori ai dividendi pagati negli esercizi precedenti. Tutte le dichiarazioni previsionali contenute nel presente comunicato sono espressamente definite come tali nelle dichiarazioni cautelative contenute o menzionate nella presente sezione. I lettori non dovrebbero fare impropriamente affidamento sulle dichiarazioni a carattere previsionale. Altri fattori di rischio che potrebbero incidere sui risultati futuri sono specificati nel documento Form 20-F per l’esercizio conclusosi il 31 dicembre 2022 (disponibile su www.shell.com/investor e www.sec.gov). Anche i fattori di rischio in questione sono impliciti per tutte le dichiarazioni a carattere previsionale contenute nel presente comunicato e come tali dovrebbero essere considerati dal lettore. Ogni dichiarazione a carattere previsionale si riferisce unicamente alle condizioni alla data della sua pubblicazione, 9 ottobre 2023. Shell plc e tutte le sue controllate declinano ogni responsabilità in merito all’obbligo di aggiornare o correggere pubblicamente le dichiarazioni a carattere previsionale in seguito all’acquisizione di nuove informazioni, all’accadere di eventi in futuro o altre informazioni. Alla luce di questi rischi, i risultati potrebbero divergere sostanzialmente da quelli dichiarati, implicitamente o esplicitamente, o desumibili dalle dichiarazioni a carattere previsionale contenute nel presente comunicato.
L’impronta di carbonio netta (NCI) di Shell
In aggiunta, nel presente comunicato potrebbero essere inclusi riferimenti alla “impronta di carbonio netta” o “Net Carbon Intensity” di Shell, un indicatore che include le emissioni di carbonio derivanti dalla produzione dei nostri prodotti energetici, le emissioni di carbonio dei nostri fornitori di energia per la nostra produzione e le emissioni di carbonio dei nostri clienti associate al loro uso dei prodotti energetici da noi commercializzati. Shell detiene il controllo solo sulle proprie emissioni. L’uso dell’espressione “impronta netta di carbonio” da parte di Shell è da intendersi ai soli fini pratici e non suggerisce il fatto che le emissioni in questione sono prodotte solo da Shell plc o dalle sue controllate.
L’obiettivo zero emissioni di Shell
I piani operativi, le prospettive e i bilanci di Shell sono elaborati come previsioni a 10 anni e aggiornati a cadenza annuale. Riflettono l'attuale situazione economica e ciò che possiamo ragionevolmente prevedere per i prossimi dieci anni. Di conseguenza, riflettono i nostri obiettivi Scope 1, Scope 2 e Net Carbon Intensity (NCI) per i dieci anni a venire. A ogni modo, i piani operativi di Shell non possono riflettere il nostro obiettivo di azzerare le emissioni nette per il 2050 e l'obiettivo NCI per il 2035, poiché questi obiettivi non rientrano nel periodo di pianificazione sopra menzionato. Nel futuro, mentre la società si impegna ad azzerare le emissioni nette, ci aspettiamo che i piani operativi di Shell riflettano questa transizione. Tuttavia, se la società non riuscisse ad azzerare le emissioni nette nel 2050 come oggi ipotizzato, sussisterebbe il rischio significativo che Shell non riesca a raggiungere questo obiettivo.
Valori contabili a carattere previsionale (non GAAP)
Il presente comunicato può contenere alcuni valori e parametri finanziari a carattere previsionale non rientranti nei principi contabili statunitensi (GAAP), come le spese in conto capitale e i disinvestimenti. Non siamo in grado di fornire un’equivalenza di questi valori non GAAP con i parametri finanziari GAAP più simili, poiché alcune informazioni necessarie per stabilire un’equivalenza tra i parametri non-GAAP con i parametri finanziari GAAP più simili dipendono da eventi futuri che in alcuni casi sono al di fuori del controllo di Shell, come i prezzi del petrolio e del gas, i tassi di interesse e i tassi di cambio. In aggiunta, è estremamente difficile stimare i parametri GAAP con un livello di precisione necessario a stabilire un’equivalenza credibile, pertanto ciò non potrebbe essere ottenuto senza uno sforzo irragionevole. I parametri non GAAP relativi a periodi futuri per i quali non è possibile stabilire un’equivalenza con i parametri GAAP più simili sono calcolati in maniera coerente con le politiche contabili valide per la stesura del bilancio consolidato di Shell plc.
I contenuti dei siti web menzionati nel presente comunicato non sono parte del comunicato stesso.
Nel presente comunicato potremmo aver utilizzato determinati termini, come “risorse”, che la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti vieta severamente di includere nei documenti depositati presso la SEC. Si invitano gli investitori ad esaminare attentamente quanto divulgato nel nostro documento Form 20-F, File n. 1-32575, disponibile sul sito web della SEC www.sec.gov